Siamo stati circa due minuti a fissarci, non abbiamo aperto bocca ma la conversazione è andata più o meno così. io: ciao lui: ciao io: …. eh già…le giornate si fanno sempre più lunghe… lui: che vuoi? io: niente.. lui: che fai lì? io: guardo… lui: perché? io: non lo so… lui: lo sai! io:
Prendete una goccia d’acqua. Fatto? Bravi! Adesso accendente un fiammifero e provate ad incendiare quella goccia d’acqua. Non ci riuscite vero? Beh, dicono che sia impossibile. Eppure quello che provavano a fare con noi era la stessa cosa. C’hanno portato dal dottore che eravamo ancora piccoli perché ci vedevano “strani”. Ma siamo tornati a casa
La vita di Gero – il film – interno treno – giorno. Figlia: papi, vd ke arv cn 30 min di rit. Papi: eh? Figlia: vedi ke arrivo con 30 minuti di ritardo. Papi: “che” si scrive col ch e non con la k. Figlia: ochey Papi: no, ok si scrive con la k non