La mano di Mimmo aveva aspettato quasi dodici mesi.
Era sudata al punto giusto, emozionata quanto basta e impaziente come si deve.
Una mano che ferma non ci sa stare, la destra.
E neanche la sinistra a dire la verità.
Perché Mimmo non è uno che sta con le mani in mano, durante l’anno.
Figuriamoci la vigilia di Natale.
Mimmo è l’addetto alla tombola.
Ci pensa lui.
Conta le schede, le distribuisce sul tavolo, controlla le finestrelle che non scendono per bene e le ripara, conta i bussolotti e se ci sono tutti e 90, li travasa dentro al sacchetto.
“Siamo pronti?” urla Mimmo.