ioGero e vi racconto!

Tag: libro

Intervista al Libro: “ioGero e vi Racconto Storie

io: Ciao
Lui: Ciao.
io: Eccoci qui. Faccia a faccia, anzi faccia a libro, finalmente. Fa un po’ strano a volerci pensare.
Lui: Un po’ si. Anche perché non si capisce chi è la faccia e chi è libro.
io: Hai ragione (imbarazzo). Vabbè dai rompiamo il ghiaccio e partiamo con le domande. Che dici?
Lui: Sono pronto.
io: Dunque, son passati sei mesi dalla tua uscita. Come ti senti?
Lui: Bene. Mi sento bene. E questa nel 2020 è una grande fortuna, direi.
io: Risposta saggia. Come ci si sente ad essere libro?

Mimmo, la Patata e il “trattarattatrattata”

E dire che lui l’ha persino odiata la patata.
Con tutto se stesso.
Sino a maledirla.
Ad ogni fendente del pelapatate una maledizione, una scarica di violenza, un flusso di rancore che arrivato ad un certo punto non è riuscito più a tenerselo dentro: “io ti odio” gli fa lui.
“Sono una patata è vero, ma non sono mica scema” rispose lei “l’ho capito fin dal primo giorno che hai cominciato a sbucciarci”.
Mimmo si tagliò. Ed era il minimo che poteva succedergli di fronte ad una patata che all’improvviso cominciava a parlargli.
“I cerotti sono in bagno. Dentro al cassetto che sta sotto al lavello” aggiunse il tubero vedendo le goccioline di sangue colorare la mano di Mimmo e piovere sul pavimento.

Se mi ricordo il PIN è fatta

Tutto nasce dal fatto che quando raggiungi una certa “esperienza” impari pure a fartele scivolare addosso certe cose.
Alcune, prima ti cadono addosso e poi finiscono per terra ma tu, vista l’esperienza, sai bene che è il caso di evitare movimenti bruschi: le articolazioni non sono più quelle di una volta e neanche il femore.
Detto questo, per quanto mi riguarda, sono così liscio e scivoloso che tutto ciò che mi raggiunge non solo scivola via ma acquisisce persino velocità e scappa lontano.
L’acqua mi bagna e il vento mi asciuga.
Da un lato mi entra e dall’altro mi esce.
“C’è un altro regalo più piccolino che vorresti?”.
Ipoudente per come sono non avrei dovuto sentirla la domanda.
Ma la signora davanti a me ha stretto con più affetto la mano della sua bambina, si è piegata sulle ginocchia e guardandola negli occhi glielo ha richiesto.
“C’è un altro regalo più piccolino che vorresti?”.
Spallucce fu la risposta.
Come a voler dire: “va bene anche niente”.
Tutto mi scivola addosso ma questo no…

L’abbronzatura arrrrringo.

“Ragazzo fermati un minuto che mi devi dire una cosa!”
L’ inghippo, purtroppo, sta nella nostra mente.
In particolare, sta nel fatto che se qualcuno ti ferma per strada, pensiamo immediatamente ad una fregatura.
E infatti me ne sono uscito con “No guardi vado di fretta”.
“E non ti vergogni a dire ancora bugie alla tua età?!”.
Fottuto in pieno. Quindi è meglio che sto zitto e lascio parlare lui.

Tre, due, uno…

to che me lo ricordo.
Quando l’Agenzia Spaziale ha annunciato la data, io mi son precipitata immediatamente davanti al calendario lunare, che poi sarebbe il mio.
L’ ho fatto in un momento in cui nessuno potesse accorgersene, giusto per evitare di aggiungere altri casini a quelli che già avete sulla Terra: 27 maggio 2020…. 27 maggio 2020…. 23%: yesssss!!
“Il 27 Maggio del 2020 io sarò al 23% del mio sviluppo. È poco, è vero. Ma avrò quello che mi servirà: gli occhi.”
Quindi, adesso che posso vedervi, mi presento.
Ciao a tutti, io sono la Luna, e sono pronta a godermi lo spettacolo.
Con i miei occhi potrò entrare dentro tutte quelle che case che guarderanno in diretta il lancio della navicella SpaceX, in partenza dalla base di Cape Canaveral alle ore 22:33 (Ora Italiana).

Very Important Rondine

“Cabin crew be ready for take off” le piace sussurrare tutte le mattine, appena sveglia. Ovviamente non c’è nessuna crew. Lei è una rondine, mica un comandante di un volo di linea. Questa idea, però, del comandante di volo nessuno riesce a togliergliela dalla testa. Magari lo è stata in una vita precedente o forse si tratta di un desiderio per una vita futura? Chissà. Intanto lei ogni mattina lo ripete quel comando. Un rito che si concede soltanto per il primo volo del giorno, quando esce dal nido e per un paio di secondi guarda il panorama prima di lanciarsi nella nuova giornata. Poi per tutti gli altri voli non ha mica il tempo per dedicarsi a certe fantasie. È un continuo poggiati qui, scappa lì, schiva l’auto, attenzione allo scooter, oh mamma un piccione, un corvo, un gabbiano, il bus, il tram, un elicottero, un airbus.
“Un airbus? Ehy collega, ehyyyy!!”
E poiché aveva già rischiato un paio di volte di finire risucchiata dentro le turbine di quei bestioni, le avevano spostato il nido in una zona della città lontana dall’aeroporto.

Il vestito della domenica

In questo caso il Sarto è uno di quelli sgamati.Uno di quelli che ti convince al volo quando sei indeciso e ti fa sentire subito bello, attraente e sex symbol non appena ti guardi allo specchio.Vero è che un sarto ha il compito di pensare i tessuti, i colori, la tipologia delle cuciture e le

La curiosità non è mai troppa

“Fatti i fatti tuoi che campi cent’anni” le avevano detto un po’ tutti qualche istante dopo il Big Bang.
Il carattere della ragazzina, Luce è il suo nome, lo si era intuito immediatamente.
La sua venuta al mondo coincideva con la creazione del Tutto e fu per questo che si fece notare.
Curiosa!

La paura

La paura non deve far paura.La paura è un muscolo che tira, un pizzicotto che stringe, una risata che scoppia, il polmone che si gonfia e il cuore che rimbalza.Son tutte cose che ti fanno sentir vivo.La paura serve.La paura è una fiammella da tenere accesa, sempre.È importante sentirla ardere piano piano in sottofondo.Ancora più

Il mazzo di Pisciacani più bello di sempre!

Un appuntamento è quella cosa che due o più persone si mettono d’accordo e poi succede. Quasi sempre c’è chi arriva un po’ prima e chi arriva un po’ dopo.Io appartengo alla categoria di chi arriva quasi sempre un po’ prima e, lo confesso pubblicamente, provo una sottile invidia per quelli che arrivano sempre un