ioGero e vi racconto!

Tag: editoria

I bronzini

Queste son giornate che il sole non ha voglia di arrampicarsi più di tanto e preferisce passeggiare basso. Anche a mezzogiorno.Giornate corte corte con le ombre lunghe lunghe che arrivano sempre prima dei legittimi proprietari e tutto rendono gigante.Come l’astronave che stava per travolgermi questa mattina.Mica l’aveva capito io che si trattava dell’ombra di una

Mimmo, la Patata e il “trattarattatrattata”

E dire che lui l’ha persino odiata la patata.
Con tutto se stesso.
Sino a maledirla.
Ad ogni fendente del pelapatate una maledizione, una scarica di violenza, un flusso di rancore che arrivato ad un certo punto non è riuscito più a tenerselo dentro: “io ti odio” gli fa lui.
“Sono una patata è vero, ma non sono mica scema” rispose lei “l’ho capito fin dal primo giorno che hai cominciato a sbucciarci”.
Mimmo si tagliò. Ed era il minimo che poteva succedergli di fronte ad una patata che all’improvviso cominciava a parlargli.
“I cerotti sono in bagno. Dentro al cassetto che sta sotto al lavello” aggiunse il tubero vedendo le goccioline di sangue colorare la mano di Mimmo e piovere sul pavimento.

Gli applausi a Funcitedda

Quella del 2020 era l’estate che tutti lo sapevamo che sarebbe stata così.
Una piccola vacanzina per molti, senza andare troppo lontano però, in Italia.
Che dove ti giri e ti guardi intorno resti a bocca aperta.
L’ estate del 2020 era la rivincita per tutte quelle piazzette di provincia che ogni anno si svuotavano ed invece nel 2020 SOLD-OUT.
“Robba” che a Funcitedda, piccolo paesino in provincia di Vucca, spiazzò prima Mimmo e poi tutte le zanzare della zona.
Mimmo, infatti, che abitava da sempre in una panchina della piazza principale di Funcitedda, Piazza Santo Musso (l’unica piazza in realtà), si aspettava che il paese già abbastanza flaccido durante il resto dell’anno, si sarebbe svuotato del tutto una volta giunti al 30 di giugno.
Anche le zanzare, di conseguenza, erano convinte che dal 30 di giugno al 31 di agosto avrebbero potuto pizzicare soltanto Mimmo.
C’è da dire che almeno lo conoscevano e sapevano quale sangue avrebbero succhiato. Niente di eccezionale e niente di così terribile. Un sangue senza infamia e senza gloria.
Ma a sto giro sia Mimmo che le Zanzare si stavano sbagliando.

Il vestito della domenica

In questo caso il Sarto è uno di quelli sgamati.Uno di quelli che ti convince al volo quando sei indeciso e ti fa sentire subito bello, attraente e sex symbol non appena ti guardi allo specchio.Vero è che un sarto ha il compito di pensare i tessuti, i colori, la tipologia delle cuciture e le

Discorsi da Bar

“Se permetti, al caffè ci penso io.”
Dio solo sa lo sforzo che ha dovuto fare il Silenzio, abituato a stare sempre zitto, per mettere insieme quelle parole e pronunciarle.
“Non se ne parla proprio, faccio io!” ha risposto immediatamente il Tempo con estrema facilità. Lui che a parlare, invece, è sempre stato bravo e non ha mai avuto difficoltà.

Palermo – Milano e ritorno. La tratta speciale.

I moscerini.
La cosa più fastidiosa di queste giornate sono i moscerini.
Perché, vuoi o non vuoi, le stagioni vanno avanti, la primavera è arrivata e i moscerini pure.
Eccoli. Ti si poggiano sulle ali e si attaccano, si appiccicano: prudono.
Dovrei agitare i flap per farli volare via, ma niente.
Dovrei dare un po’ di gas alle turbine per farli spaventare, ma non posso.
Sono spento.

La paura

La paura non deve far paura.La paura è un muscolo che tira, un pizzicotto che stringe, una risata che scoppia, il polmone che si gonfia e il cuore che rimbalza.Son tutte cose che ti fanno sentir vivo.La paura serve.La paura è una fiammella da tenere accesa, sempre.È importante sentirla ardere piano piano in sottofondo.Ancora più

Il mazzo di Pisciacani più bello di sempre!

Un appuntamento è quella cosa che due o più persone si mettono d’accordo e poi succede. Quasi sempre c’è chi arriva un po’ prima e chi arriva un po’ dopo.Io appartengo alla categoria di chi arriva quasi sempre un po’ prima e, lo confesso pubblicamente, provo una sottile invidia per quelli che arrivano sempre un

E tu me lo dai un bacio?

“E tu me lo dai un bacio?”.Tutte le volte che Veronica vede Pino “truppicari” su qualche pensiero e caderci dentro sino a perdersi, glielo chiede.Le prime volte che succedeva, quando ancora Veronica e Pino si conoscevano da poco tempo, lei si preoccupava e stava un po’ in pensiero.Perché all’improvviso Pino spariva.Senza avvisarla.Passeggiavano per strada?Stavano bevendo

Timbri, targhe e altre cose un po’ speciali.

L’incisore.Timbri, targhe e altre cose un po’ speciali.Così recita la dicitura completa dell’attività alla Camera di Commercio.Delle cose un un po’ speciali però in pochi ne sanno parlare.Perché uno entra e come prima cosa vede i timbri.Di tutti i tipi, per tutte le evenienze e per “oggi-domani un concorso”.Non solo.Loro il timbro ve lo fanno