Lo ammetto. Non doveva andare così.
Colpa di NEOWISE che non riesce a farsi mai i fatti suoi.
Chiariamo subito alcune cose: voi mi chiamate NEOWISE, ma NEOWISE in realtà è il telescopio che mi ha scoperto. Io mi chiamo C/2020 F3 e sono la Cometa. Sì, sono io in persona, cioè in cometa. Piacere di conoscervi.
Quello che è successo non l’ho capito neanche io ancora.
Mi sarei dovuta avvicinare, è vero, per guardarvi.
Almeno questo prevedeva la gita ma a sto punto credo che qualcosa sia andato storto.
In giro per l’Universo siete famosi perché tra i Pianeti più belli da ammirare.
Ci sono Pullman di comete che ogni domenica si organizzano, anche dalle Galassie più lontane, semplicemente per guardarvi da lontano.
Voi non le vedete, restano distanti, perché il regolamento lo impone e a dirla tutta sarei dovuta restare distante anche io, lo so, ma è una delle prime volte che viaggio da sola ed un errore di organizzazione può starci.
Perdonatemi.
Datemi il tempo di fare la manovra per tornare indietro e piano piano mi allontanerò.
Intanto oggi, che è il 23 luglio, siamo vicini come non lo saremo mai più.
Tra me e voi soltanto 103 milioni di km di distanza.
Sono così vicina che riesco a guardare persino dentro quei due cerchi profondi che avete sul volto. Sono luminosi. Alcuni verdi, altri marroni, alcuni neri neri e altri blu. Come si chiamano? Occhi mi pare di aver capito. Dico bene? Sembrano tante stelle. E ve lo dice una che di stelle ne vede tante.
Son giorni questi, sulla Terra, in cui molta gente sta con la testa all’insù.
Son giorni questi, nello Spazio, in cui si parla soltanto della Cometa che riuscì a guardare dentro gli occhi delle persone sulla Terra.
PS: illustrazione di Irene Roggero che altro che Cometa, lei è una Galassia!!
