ioGero e vi racconto!

Le canzoni più belle di sempre.

ioGero... e vi racconto

“Quella di mia suocera che mangia la torta ce l’hai?” qualcuno gli ha appena chiesto. Non è una domanda difficile considerata la situazione, ma quel rossetto impazzito sulla bocca della signora che gli sta parlando lo ha subito distratto, sino ad ipnotizzarlo, e non gli ha permesso di sentire la domanda. Rossetto ovunque: spiaccicato sui denti e tutto sbavato in prossimità delle labbra. Per un attimo, Gianluca, ha immaginato il rossetto come un missile che punta dritto alla bocca della signora e che esplode proprio nel preciso istante del contatto. Ma intanto la signora era lì, aspettava una risposta e si era pure sgamata di Gianluca bloccato sulle sue labbra. “Fotografo mi senti? Stai bene?” gli ha quindi urlato, sia per togliersi dall’imbarazzo che per svegliarlo.

“Come scusi? Ah sì, sì sto bene. Mi perdoni, ero un attimo distratto e con la musica così alta non ho sentito…” ha risposto velocemente Gianluca, fingendo un atteggiamento professionale nonostante l’occhio continuasse a cascargli sull’esplosione del rossetto.

“Hai fatto la foto a mia suocera mentre mangia la torta? La torta l’ha pagata lei e se non le hai fatto la foto mentre mangia la torta siamo consumati”.

Questa volta la domanda Gianluca l’ha sentita bene. L’ha sentita così forte e chiara che sembra una di quelle botte che fanno male. Malissimo.
Come quando sei sul ring, ti distrai un attimo, e ti arriva un colpo che il fiato ti dice “Vabbè, io vado. Non so quando torno. Ciao…” e tu puoi soltanto stare fermo, aspettare e sperare che tutte le parti colpite dalla botta tornino al loro posto.
La botta appena presa però è talmente bastarda che ha colpito ogni parte del suo corpo. Il fiato, la testa, le braccia, la pancia, le gambe, la pazienza, la fiducia e l’autostima. Tutto gli fa male adesso.
E dire che la serata era quasi finita ormai, porca miseria. Superato il momento torta e del buffet di dolci restava solo il finale, con gli immancabili fuochi d’artificio, e poi di corsa in macchina, dritti a casa finalmente. A scrivere la canzone giusta, se lo sente. O meglio, in generale se lo sentiva prima della botta appena incassata. Adesso neanche questo sente più.
Alle richieste assurde Gianluca era sicuramente abituato e temprato. Ne ha ricevute anche di più umilianti durante i suoi primi tre anni d’attività come fotografo di cerimonie, compleanni e sagre.
Un lavoretto che gli permette di mettere in tasca qualche euro, visto che con i testi delle sue canzoni non riesce ancora ad ingranare per bene. O meglio, non riesce a farci proprio nulla per il momento.
Ma Gianluca ancora ci crede e non molla. Non ha mai avuto il minimo dubbio sul suo futuro, anche se dopo questa botta gli riesce davvero difficile restare in piedi.

Sinceramente si aspettava un finale diverso per la serata di oggi. Gianluca è uno di quelli che crede alle coincidenze e appena ha saputo che tra gli ospiti di quelle nozze d’argento, dove avrebbe dovuto lavorare, ci stava uno dei cantanti più famosi in Italia, il Megaospite, ha subito pensato: “Ecco, ci siamo. Adesso tocca a me”. Da diversi giorni provava ad immaginare come sarebbe andata e tra le diverse scene che aveva ipotizzato, dentro la sua testa, ce n’era una che lo convinceva più di tutte: ad un certo punto la band del ricevimento, in sala, chiamerà il Megaospite sul palco e gli chiederà di cantare una canzone per i festeggiati. Ovviamente sarà tutto organizzato ma il Megaospite, da vero uomo di spettacolo, si fingerà impreparato alla richiesta. Tuttavia, per dimostrare il suo affetto verso i festeggiati, accetterà la sfida e partirà con un medley dei suoi pezzi più famosi. A quel punto piangeranno tutti: i festeggiati, i parenti, i camerieri, i cuochi, lo chef e persino il responsabile del parcheggio che è fuori al freddo e al gelo. Finita l’esibizione il Megaospite ringrazierà così: “Grazie per l’applauso, grazie davvero, ma vi devo dire che qui in mezzo a noi c’è un artista, che è molto più artista di me. Lo vedete quel fotografo?! Scrive le canzoni più belle di sempre ed è per questo, che davanti a tutti, voglio chiedergli di scrivere con me i pezzi del mio nuovo album”. E lì sarebbe scattato un applauso ancora più grande di quello che aveva appena ricevuto il Megaospite e questo era l’applauso che avrebbe coronato l’ingresso di Gianluca tra gli autori più apprezzati della musica Italiana.

Ma tutto era andato in modo diverso. Il Megaospite, durante la messa era dovuto scappare per “improrogabili impegni di lavoro” e questo aveva già mandato a monte la storia nata dentro la testa di Gianluca. Sapeva che sarebbe potuto succedere e quindi doveva sfruttare ogni momento della presenza del Megaospite anche in chiesa. Con un occhio scattava le foto ai due festeggiati inginocchiati di fronte all’altare e con l’altro spiava il Megaospite in seconda fila. Avrebbe dovuto fare di tutto per catturare la sua attenzione, tipo scattargli delle foto, ma Gianluca è la persona più discreta e non si sarebbe mai permesso. E poi gli è sempre piaciuto osservare di nascosto gli artisti, quelli veri. Quelli che la senti l’energia che rilasciano ed il Megaospite era uno di questi. Pareva brillare di luce propria dentro la chiesa. Brillava più di tutte le candele accese. Quando lo ha visto scappare via però, durante la messa, gli è crollato mezzo mondo addosso, ma c’era ancora l’altro mezzo mondo che stava in piedi grazie alla speranza che il Megaospite sarebbe tornato in sala e tutto sarebbe andato secondo i piani.

Peccato che la band aveva appena finito di suonare l’ultimo pezzo e stava già rimettendo a posto gli strumenti, i dolci erano finiti, i fuochi stavano per esplodere e la signora col rossetto esploso in bocca era ancora lì che chiedeva la foto della suocera mentre mangia la torta.

“Ce l’hai o non ce l’hai la foto?”.

Gianluca avrebbe voluto soltanto piangere in quel momento. Sentiva gli occhi pieni di lacrime, forse qualcuna usciva pure talmente erano pieni quegli occhi. Ovviamente la foto alla suocera che mangia la torta Gianluca l’ha fatta.

“Ecco qui” dice Gianluca alla signora, mentre adesso sente le lacrime pure in gola che vorrebbero uscire dalla bocca visto che non riescono a farlo dagli occhi. “Qui c’è la schedina con tutte le foto e tenga pure la macchina fotografica. Il mio regalo per i festeggiati”.

Gianluca abbandona così la sala ricevimento, mentre la signora col rossetto esploso nella bocca adesso è ancora lì, immobile e spiazzata dal gesto del fotografo. “Sarà un’usanza di questi fotografi giovani” pensa, guardando i tasti sulla macchina fotografica che si ritrova in mano. All’improvviso però esplode il primo fuoco e la sua attenzione viene subito attirata dallo spettacolo pirotecnico.

“Ma che spettacolo ragazzi!! Qua serve una foto” urla la signora correndo verso il resto della famiglia, sventolando la macchina fotografica di Gianluca.

Sono appena passate le 2 di notte e Gianluca è appena entrato al bar dell’Area di Servizio. Deve ancora guidare per 54km prima di arrivare a casa ed ha bisogno di un caffè. Soltanto un attimo prima di pagare però si rende conto che, oltre ad avere abbondato la macchina fotografica, è andato via dalla sala senza ritirare il suo compenso e di non avere i soldi per pagare il caffè.

“Non accetti i soldi dal ragazzo” sente pronunciare alle sue spalle. Gianluca si volta e dietro di lui vede apparire il Megaospite, che gli sorride e si dirige verso la cassa. “Qui abbiamo chi scrive le canzoni più belle di sempre e al caffè, se permettete, ci penso io”.

Che alla fine sarebbe andata così, Gianluca non l’aveva mai lontanamente immaginato. Tra tutti i film mentali che si era fatto questo mancava. Ma la figata della vita è proprio questa: riesce ad avere sempre un’idea migliore della tua per renderti felice.

Con queste ultime parole si apre il nuovo singolo de Il Megaospite che uscirà domani e che si intitola “Aria di Servizio”. L’album arriverà a Gennaio 2020 ed è tutto scritto a quattro mani da il Megaospite e Gianluca.

“Antipatica la zia col rossetto in mezzo ai denti, vero?” sta chiedendo adesso il Megaospite a Gianluca mentre sorseggiano il caffè in Area di Servizio.

“Un pochino” risponde educatamente Gianluca facendo trapelare un piccolo sorriso che dentro di lui invece è grandissimo e sta già asciugando tutte quelle lacrime che si erano accumulate in tutti questi anni.

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